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Atti vandalici

Atti vandalici

Da “Il Tirreno” Sabato 2 Aprile FORTE DEI MARMI. I vandalismi non sono di casa solo al mare: da qualche giorno, infatti, anche i cartelli segnaletici del Club Alpino Italiano sulle nostre Apuane vengono costantemente danneggiati o deturpati. E chi frequenta la montagna sa bene che importanza abbiano le segnaletiche per riconoscere la via da seguire. «In particolar modo - spiega Carlo Polacci della sezione Cai di Forte dei Marmi - è stato preso di mira il sentiero 5A (già 5 bis) che da Stazzema conduce al Rifugio Forte dei Marmi. E a nostro giudizio non si tratta di un puro gesto di vandalismo, quanto piuttosto un atto mirato contro la nostra sezione che ha il compito di mantenere in efficienza la segnaletica di alcuni sentieri tra i quali il 5°. "Ultimamente - prosegue Polacci - in prossimità dei cartelli ripristinati e nuovamente danneggiati sono stati appesi dei volantini con minacce e frasi ingiuriose dirette alla nostra sezione. Colpevole, secondo la persona in questione, di aver cambiato la numerazione del sentiero che prima era 5 bis in 5 A. A questo proposito bisogna sapere che ad ogni sezione vengono assegnati alcuni sentieri, con il compito di mantenere in efficienza la segnaletica e di comunicare agli enti preposti (Parco e Comune di appartenenza del sentiero) eventuali problematiche relative alla percorribilità degli stessi, come frane, caduta di alberi eccetera. In sede nazionale è stata decisa poi la modifica della numerazione di alcuni sentieri, come appunto il caso dei “bis” che devono assumere la denominazione A". "Non si capisce, quindi - prosegue Polacci - l’atteggiamento della persona che si ostina a danneggiare la segnaletica, assumendo una posizione di forte ostilità con la nostra sezione. Un comportamento che denunciamo anche perché manomettere la segnaletica può andare a creare una situazione di pericolo per coloro che non essendo del luogo si affidano alle indicazioni che si dovrebbero trovare lungo i sentieri». Secondo Polacci l’autore di questi gesti potrebbe essere lo stesso che ha danneggiato il tubo dell’acqua - di fatto staccandola - al rifugio Forte, con enormi rischi per gli ospiti. Nel mirino, oltre al Cai potrebbero esserci i gestori dello stesso rifugio. Su questi fatti è stata presentata già una denuncia alla stazione dei Carabinieri di Seravezza ed è stato informata anche la direzione del Parco delle Alpi Apuane.


 


 

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